Dégustation privée
Selezione cantina Maison des Millésimes Paris
L'anno 1994 è stato caratterizzato da un'estate eccezionalmente calda e secca, favorevole alla maturazione rapida e uniforme delle uve. Grazie a queste condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli, è stato possibile ottenere un vino bianco di rara ricchezza, che unisce concentrazione aromatica e struttura equilibrata.
L'abito oggi si presenta con una tonalità oro intenso, con riflessi ambrati, a testimonianza della sua evoluzione in bottiglia.
Al naso il bouquet è intenso e complesso. Contiene note di frutta esotica candita (ananas, mango), mescolate ad aromi di agrumi maturi, cera d'api e fiori secchi. Dopo l'aerazione, emergono sottili note di vaniglia, miele e un accenno di tartufo bianco, caratteristiche di un grande bianco maturo.
Al palato l'attacco è ampio, rotondo, di notevole ricchezza. La concentrazione ottenuta grazie alle eccezionali condizioni climatiche dell'anno conferisce al vino una consistenza quasi cremosa, senza appesantirne la degustazione. Una piacevole tensione al centro del palato bilancia il tutto, sostenuta da una fine acidità ancora presente.
Il finale è lungo, persistente, caratterizzato da note mielate e minerali.
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La tenuta di Château Margaux, anticamente di proprietà di Edoardo III d'Inghilterra, poi delle famiglie Albret e Montferrand, mantenne una vocazione militare fino al 1802, quando il marchese de La Clonilla fece radere al suolo la fortezza e costruire l'attuale residenza, progettata dall'architetto Louis Combe. Fino agli anni '60, il castello produceva vini eccezionali, tra cui la famosa annata 1900. Nel 1977, la famiglia Mentzelopoulos prese il controllo e, con l'aiuto di Émile Peynaud, i vini riacquistarono il loro status di premier grand cru classé, segnando l'inizio di una serie di annate straordinarie. Paul Pontalier, che ha guidato questi successi fino al 2016, lascia un'eredità eccezionale. Philippe Bascaules, il nuovo direttore, continuerà questa tradizione. La tenuta, con i suoi vigneti su terreni ghiaiosi, argillosi e calcarei, produce vini con un grande potenziale di invecchiamento, oltre al Pavillon Blanc, un vino bianco fruttato, e al Pavillon Rouge, il suo secondo vino.